Diatriba sulla paternità di questo piatto
che viene contesa tra Lazio, Campania e Sicilia,
versioni a non finire …
Ho trovato una ricetta sulla cottura
sottovuoto e a vapore
e da lì mi è venuta l’idea per una rivisitazione
di questo piatto,
che fa parte del
“se famo du’ spaghi”
a mezzanotte,
della vita di ognuno di noi!
Vino consigliato:
Tramin Alto Adige Pinot Bianco Moriz 2015,
un vino fruttato e fresco
dal sapore pieno.
Ed ora… ACCENDIAMO I FUOCHI!
INGREDIENTI:
-300g di spaghettoni ristorante
-3 spicchi d’aglio
-2 peperoncini freschi
-1 ciuffo di prezzemolo
-Olio evo qb
-Scorza grattugiata di un limone
-Sale qb
-Pangrattato qb
INDOSSATE IL GREMBIULE, LAVATEVI LE MANI, INIZIAMO!
Il consiglio è quello di preparare
questo condimento un giorno prima ,
preparatene un po’ di più
lo potrete riutilizzare anche per condire carne o pesce a crudo.
In un barattolo di vetro mettete due spicchi
d’aglio privati dell’anima,
i peperoncini e i gambi di prezzemolo
tagliati a pezzetti,
e la scorza grattugiata del limone.
Lasciate macerare per 24 ore:
In una padella mettere l’olio aromatizzato che avrete
provveduto a filtrare,
scaldatelo leggermente
e risottatevi la pasta aiutandovi con un pochino
d’acqua di cottura,
in un’altra padella con un goccino d’olio,
tostate una generosa manciata di
pangrattato.
Servite la pasta calda spolverandola con
un po’ di prezzemolo tagliato finemente,
il pangrattato tostato e
qualche zeste di limone.
Et voilà … famose du’ spaghi!